Antonino Giannola: la video testimonianza dei figli
Convinto antifascista, appassionato di studi classici, Antonino Giannola è il primo magistrato a essere ucciso in ragione della funzione esercitata.
Negli anni '40, fu nominato giudice a latere presso la Corte d'Assise di Palermo, dove si celebravano anche i processi alla banda Giuliano. Sono gli anni difficili del separatismo, delle lotte agrarie e del banditismo. Anni che si contraddistinguono per il connubio tra politica e mafia, e che hanno nella strage di Portella della Ginestra l’apice più tragico e violento.
Nominato Presidente del Tribunale di Nicosia (EN), il 26 gennaio 1960, mentre presiedeva un'udienza civile nel suo ufficio, venne barbaramente ucciso da un uomo armato, introdottosi nel Palazzo di Giustizia senza che nessuno lo fermasse. L’assassino fu condannato, ma gli furono concesse le attenuanti dell'infermità mentale.
Non fu fatta nessun'altra indagine. Col senno del poi (…) mi sono fatto tante domande...papà si era occupato parecchio, nel periodo in cui ha lavorato in Corte d'Assise, di tutti i processi alla banda Giuliano, si è occupato della strage di Portella della Ginestra...e determinate cose noi sappiamo che la mafia non le perdona.
Nell'anniversario dell'omicidio di Antonino Giannola, vogliamo ricordarlo attraverso le parole dei suoi figli, che non hanno mai smesso di impegnarsi per il riconoscimento dei diritti delle vittime innocenti delle mafie e per mantenere viva la loro memoria.