Parole di memoria

Nicola Ruffo, vittima innocente della mafia barese

Nicola Ruffo, vittima innocente della mafia barese

Nicola Ruffoferroviere di 45 anni, fu assassinato il 6 febbraio del 1974 a Bari, nel corso di una rapina in una tabaccheria. Nicola intervenne per difendere la titolare, quando uno dei rapinatori gli sparò un colpo solo, dritto al cuore.

Poco dopo l’omicidio, gli inquirenti riconobbero nei 5 rapinatori l'embrione del clan Parisi, potente organizzazione criminale della Sacra Corona Unita. La rapina alla tabaccheria rappresentava il loro “battesimo di fuoco”. Ma “nel '74 non si parlava ancora di mafia, si diceva soltanto «è una disgrazia»”.

(Nel 2008) ci fu la manifestazione di Libera a Bari e mi rendo conto che mio padre era uno di quelli. Solo che allora non si chiamava mafia. Era il «battesimo» della Sacra Corona Unita, ma l'abbiamo scoperto dopo, perché nel '74 non c'era niente.
Pasqualina Ruffo, figlia di Nicola

Da quel 21 marzo 2008, Maria e Pasqualina non hanno mai smesso di camminare insieme a Libera e agli altri familiari delle vittime innocenti, per mantenere viva la memoria di quanto accaduto e trasformare il proprio dolore in impegno civile.

Dal dolore siamo rinati...Io non odio gli assassini di mio padre. Lui mi ha insegnato ad amare.
Pasqualina Ruffo, figlia di Nicola
Video testimonianza di Maria e Pasqualina Ruffo, moglie e figlia di Nicola Ruffo