Massimiliano Carbone, colpevole d'amore
Aveva 30 anni e custodiva un segreto. Un figlio nato da una relazione con una donna sposata, che negava la sua paternità. Solo dopo la sua morte si saprà la verità.
Liliana, la mamma di Massimiliano Carbone, non ha mai avuto dubbi: Massimiliano è morto per amore, per amore di suo figlio.
È stato un movente utilitaristico. Doveva tacere per non scoprire la verità. Ma, siccome Massimiliano rivendicava la propria paternità, avrebbe mortificato e umiliato un’intera cosca.
Ad oggi non esiste nessuna verità giudiziaria. Il procedimento sull'omicidio di Massimiliano è stato archiviato nell'ottobre del 2007. Da allora, Liliana non ha mai smesso di lottare per ottenere verità e giustizia, per suo figlio e per l’intera comunità:
La giustizia è dovuta non a me. È dovuta alla comunità, perché la giustizia dei Tribunali restituisce armonia alla comunità.
Intervista a Liliana Esposito, mamma di Massimiliano Carbone
È importante condividere queste storie per resistere, per sollecitare la promozione umana dei nostri territori, perché ogni storia è un tassello di un mosaico che è vita. A lui lo devo, e lo devo alla comunità.