In memoria di Antonio Esposito Ferraioli
Tonino è un giovane cuoco impiegato alla mensa dello stabilimento paganese della FATME. La passione per l’impegno sociale avuta fin da giovanissimo con gli scout presto si trasforma in fervore politico.
Nel 1978 Tonino ha 27 anni. Da tempo, in veste di delegato sindacale, si batte per migliorare la qualità delle forniture e per i diritti salariali dei suoi colleghi. È come sempre al lavoro quando si accorge che la fornitura di carni arrivata nella sua cucina è avariata. Capisce che si tratta di una truffa ai danni della Comunità Europea messa in atto dalla camorra e da alcuni amministratori comunali. Tonino decide di denunciare. Il 30 agosto del 1978 verrà ucciso da un commando di camorra a 27 anni.
Dopo 44 anni, giustizia non è stata fatta, perché per Tonino non c'è mai stato un processo. Dopo la morte gli inquirenti avviarono un’intensa attività investigativa non arrivando però a riscontri concreti. La svolta arriva negli ultimi anni. La battaglia della famiglia per il riconoscimento dello status di vittima innocente riesce a raggiungere un esito positivo. Una sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore, ricostruendo il contesto di quegli anni e il clima che si respirava in quella fabbrica, ha restituito a Tonino un pezzo di verità: quello di Tonino è un omicidio di camorra. Tonino è una vittima innocente.
Oggi, in occasione dell’anniversario dell’omicidio, a Tonino sarà dedicata una serata nell’ambito del X Raduno nazionale dei Giovani di Libera, moderata da Daniela Marcone, referente nazionale di Libera Memoria e figlia di Francesco Marcone.
Sarà proiettato il corto “Tonino” di Aldo Padovano, Federico Esposito e Alfonso Tramontano Guerritore, con la regia di Gaetano Del Mauro e il videoclip della canzone “Canzone per Tonino”, della Compagnia Daltrocanto.