Diritti Vivi. Il diritto alla verità in Italia e nella dimensione internazionale: risvolti giuridici
Martedì scorso, nell'ambito di ExtraLibera - Le Giornate di Contromafiecorruzione, si è svolto l'incontro “Diritti Vivi. Il diritto alla verità in Italia e nella dimensione internazionale, risvolti giuridici”. Si tratta della seconda delle due sessioni da remoto del gruppo di lavoro “Memoria e Verità - percorsi per l’affermazione dei diritti delle vittime” curato da Libera Memoria.
Sono intervenuti Daniela Marcone – referente nazionale memoria; Franca Imbergamo - Sostituto Procuratore della Procura antimafia e antiterrorismo; Iduvina Hernández - Difensora dei diritti umani, fondatrice dell’organizzazione SEDEM - Seguridad en Democracia; Enza Rando - Vicepresidente di Libera.
Le persone vittime che abbiamo incontrato in questi anni di impegno hanno un comune denominatore: l’assenza di verità e giustizia all’interno dei procedimenti giudiziari. Possiamo ritenere che oltre l'80% di vittime innocenti delle mafie non ha ottenuto verità e giustizia attraverso un regolare percorso processuale.
La mancanza di una verità giudiziaria, e molto spesso l'assenza stessa di un processo, determinano un vuoto molto grave per i familiari delle vittime innocenti delle mafie. Uno strappo ulteriore nelle loro vite.
Nel nostro ordinamento, i familiari stessi sono considerati vittime, ma per avere accesso ai cosiddetti “benefici” previsti devono ottenere lo status di vittime, possibile solo con un esito processuale definito.
Questa riflessione ci fa guardare oltre l’Italia, all’Europa: nel 2012 l’Unione Europea ha infatti emanato la Direttiva 29 in tema di tutela dei diritti, assistenza e protezione delle vittime di reati violenti, in cui si parla sempre di diritti e mai di benefici, e tali vanno considerati anche nel nostro Paese.
Nel corso dell'incontro abbiamo riflettuto su questi temi per promuovere un dibattito pubblico sui diritti delle vittime innocenti delle mafie, per sostenere un percorso di studio e aggiornamento su questi temi, per costruire una proposta d'intervento sulla normativa in materia e un riordino ragionato della stessa.
Il 29 e il 30 aprile si svolgeranno le plenarie in presenza a Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica. Le iscrizioni sono chiuse. E' possibile presenziare alle due giornate recandosi direttamente all'Auditorium all'inizio dei lavori.