Intitolazione di una nuova via di Bruxelles a Eunice Osayande, vittima della tratta di esseri umani per sfruttamento sessuale

a cura di Basta! Belgian antimafia e partner della rete europea Chance
Dedicando il nome di una nuova strada a Eunice Osayande, il consiglio comunale di Bruxelles rende omaggio a una giovane donna nigeriana vittima della tratta di esseri umani per sfruttamento sessuale, brutalmente uccisa da un suo cliente il 5 giugno 2018.
Nel 2016, Eunice Osayande (nata nel 1995 a Edo, in Nigeria) fu portata clandestinamente in Europa da una banda di trafficanti che le fecero la falsa promessa di un futuro migliore. Durante il tragitto, lei e due altre giovani donne vennero costrette con un rituale a giurare fedeltà ai trafficanti che le stuprarono più volte. Con un gommone attraversarono il Mediterraneo verso l'Italia, dove furono portate a terra dalla guardia costiera. Furono accolte a Napoli e portate via il giorno stesso da un trafficante di esseri umani, che le portò in Belgio. Arrivate lì, vennero immediatamente costrette a prostituirsi. Eunice dovette pagare ai suoi “protettori” quarantacinquemila euro per il tragitto e per il suo soggiorno. Il suo soprannome era “Peace”.
La notte tra il 4 e il 5 giugno del 2018, un cliente 17enne scontento la pugnalò 17 volte dietro la stazione di Bruxelles Nord, lasciandola morire.
L’autore dell’omicidio fu arrestato due settimane dopo ed è attualmente in attesa di giudizio. Anche i membri della banda di trafficanti e sfruttatori furono processati. Nel gennaio 2021, quattro di loro furono condannati a pene detentive dai 33 ai 48 mesi di reclusione. A causa di questo, tre giovani donne che, come Eunice, furono sfruttate dalla rete criminale hanno potuto essere salvate.
All'indomani dell'omicidio di Eunice, furono organizzate una marcia silenziosa e diverse proteste, soprattutto su iniziativa delle prostitute, che richiedevano migliori condizioni di lavoro e sollecitavano le autorità locali a prendere misure a tutela delle donne che lavorano nel settore del sesso.
Il consiglio comunale di Bruxelles è impegnato da tempo a intitolare le vie della città alle storie di donne, dedicando sempre più strade vecchie e nuove a donne forti o eccellenti, ma spesso dimenticate, alcune delle quali hanno dato un contributo importante alla parità di diritti tra uomini e donne. Scegliendo anche il nome di Eunice Osayande, Ans Persoons, assessore all'urbanistica responsabile della toponomastica, ha voluto sottolineare che invece “il femminismo inclusivo riguarda i diritti e le lotte delle donne di ogni grado sociale” e che “la lotta per abbattere queste cifre allucinanti merita maggiore attenzione e urgenza”.
È inoltre uno dei primi nomi di strade belghe a essere dedicate alla memoria di una vittima della criminalità organizzata e rappresenta quindi un passo molto importante per educare e sensibilizzare la società civile sulle attività delle organizzazioni criminali che operano nel Belgio e che, in altre parole, colpiscono il tessuto della società belga.
In occasione del 21 marzo 2019, la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, avevamo ricordato la sua storia, la sua vita leggendo il suo nome nell'elenco delle vittime innocenti delle mafie.