C'è ancora tanta strada da fare insieme a te, Mimmo
di Antonio D'Amore
Caro Mimmo, nostro poeta, medico, comunista
tra qualche giorno saranno quarant’anni che ti hanno ammazzato, nella strada che oggi porta il tuo nome.
In questi anni non siamo stati capaci di dare un nome ai tuoi assassini, sappiamo come già sapevi tu, che fu Raffaele Cutolo che ordinò quella miserabile azione criminale.
Non ci siamo mai fermati però. La chiesa, la politica, i sindacati e principalmente gli studenti si misero subito in movimento, con una grande marcia di popolo inondarono Ottaviano e cominciarono a seguire i tuoi insegnamenti, quelli che ci hai lasciato nelle tue poesie. Un patrimonio per tutti noi di etica della responsabilità e di giustizia sociale.
Le cose sono cambiate in questi anni, la Nuova Camorra Organizzata non esiste più: chi è morto, chi sta in carcere, chi pentito collabora con la giustizia per ridare dignità e competenza a un territorio che tu amavi e vivevi con passione, anche se la camorra è ancora presente e forte.
C’è una scuola a te dedicata, è nato un parco nazionale, proprio dove tu, dal tuo posto in consiglio comunale urlavi contro chi, sporcando i ruoli istituzionali, voleva farne una spreco speculativo per affari sporchi come il loro losco fare.
Il castello Mediceo, che Cutolo acquistò è stato confiscato e oggi vi si svolgono i campi E!state liberi: campi di impegno e volontariato sui temi della democrazia, della lotta alla corruzione, dell'impegno contro le mafie. I campi vedono la partecipazione di tanti e tanti ragazzi provenienti da tutta l'Italia e non solo, che conoscono la tua storia, il tuo impegno al servizio dei cittadini e scoprono che non siamo tutti supini alle mafie e al malaffare, ma c'è chi dice NO. Esiste un NOI, che crede ancora nel futuro, libero dalle mafie e dalla corruzione.
E' nato un Osservatorio su ambiente e legalità che cerca di monitorare le cose, di studiare e approfondire, per imparare a distinguere per non confondere,
Ma il regalo più grande che ci hai lasciato è una visione del fare politica che ci interroga ogni giorno, che va al di là dell'amministrazione per trasformarsi in progetto, che si impegna per non escludere nessuno, che pratica la nostra Costituzione, quella che parla di democrazia, di pace, di antifascismo e di fratellanza.
Oggi purtroppo sono in tanti che vivono il fare politica in modo egocentrico ed egoistico, per questo diventi più importante di ieri, perché quel tuo urlo possa svegliare le tante coscienze che preferiscono un tranquillo silenzio, affinché quel tuo fare e agire possa farci prendere coscienza di un’umanità nuova capace di rispettare l'ambiente e i suoi abitanti.
C'è ancora tanta strada da fare, insieme a te e alle tante vittime innocenti, che come te chiedono giustizia e verità.
Ti abbracciamo tutti, oggi, ci stringiamo vicino alla tua splendida famiglia, in una memoria che diventi preghiera civile, capace di farci alzare la testa per dare futuro al futuro.
Ci manchi, ma siamo in tanti ancora in marcia
ciao
In occasione del quarantesimo anniversario dell'omicidio di Mimmo Beneventano, la Fondazione che porta il suo nome e la famiglia organizzano un momento di incontro per ricordarlo il giorno 6 novembre 2020. L'incontro si svolgerà su una piattaforma online, a causa delle restrizioni dovute al Covid - 19 sarà in modalità virtuale. Inizierà a partire dalle 10.30 e sarà possibile partecipare previa registrazione.
Per ogni dettaglio, visitate il sito della Fondazione Mimmo Beneventano.