Parole di memoria

Chi era Pierre Michel (1943-1981). Ritratto di un giudice ucciso dalla criminalità organizzata

Chi era Pierre Michel (1943-1981). Ritratto di un giudice ucciso dalla criminalità organizzata

di Tommaso Giurati

Giudice istruttore al TGI (Tribunale di Grande Istanza) di Marsiglia, Pierre Michel impresse una svolta notevole all’attività di smantellamento dei laboratori di eroina nelle campagne marsigliesi, e delle filiere criminali che li gestivano. Se la Francia aveva già iniziato negli anni 70 ad accogliere le richieste americane per una politica penale più severa contro i trafficanti di droga (il primo grande processo contro la cosiddetta French Connection è celebrato nel 1974), la svolta definitiva sul piano quantitativo arriva grazie al giudice Michel.

Questi infatti aveva iniziato la sua carriera in magistratura come giudice minorile e i biografi credono che sia questa sua prima funzione, in cui aveva toccato con mano i disastri che l’eroina provocava tra i giovani, a determinare l’accanimento di cui farà prova da giudice istruttore nei procedimenti contro i trafficanti.

Il 21 ottobre 1981 Pierre Michel viene ucciso in un agguato a Boulevard Michelet a Marsiglia, mentre tornava a casa: nonostante le condanne definitive all’ergastolo per i due esecutori materiali (Francois Checchi e Charles Altieri) e per i due mandanti (François Girard e Homère Filippi), rimangono alcune zone d’ombra sulle circostanze che hanno permesso quest’omicidio.

I frutti del lavoro di Pierre Michel furono in ogni caso raccolti dal suo allievo Michel Debacq, che collaborò intensamente con Giovanni Falcone nello smantellamento della Pizza Connection e in diverse indagini successive.


In occasione del 21 marzo 2017, il nome di Pierre Michel è stato ricordato insieme alle altre più di 900 vittime innocenti delle mafie. L’elenco delle vittime innocenti delle mafie che ogni anno il 21 marzo, il primo giorno di primavera, leggiamo in tanti luoghi in Italia e del mondo è il frutto della raccolta paziente dei nostri volontari che scavando nella storia dei territori in cui vivono hanno chiesto, negli anni, l’inserimento dei nomi che ne fanno parte.

Tag