Parole di memoria

#espansionidimemoria

#espansionidimemoria

C’è un filo rosso che lega le storie delle vittime innocenti delle mafie a quelle di altre forme di violenza e di sistemi criminali, come le vittime della cosiddetta criminalità comune, le vittime di tratta, del caporalato, del terrorismo, o di regimi dittatoriali radicati in diversi angoli del mondo.

Sono storie di vittime innocenti che non hanno mai avuto una completa verità processuale e che sono state spesso dimenticate, anche a causa di dinamiche di impunità e dell’oblio della società civile.

In più occasioni i familiari delle vittime delle mafie e quelli di altre violenze criminali si sono incontrati, condividendo un impegno comune di memoria e istanza di giustizia. Sono persone che provengono da contesti storici, politici, sociali e culturali diversi, ma connesse per costruire percorsi di memoria collettiva e condurre battaglie comuni sui diritti delle vittime e dei loro familiari, appartenenti in realtà ad ogni persona.

Da queste esperienze di incontro e condivisione nasce l’idea di avviare una narrazione periodica di queste storie, attraverso l'hashtag #espansionidimemoria, al fine di puntare i riflettori su storie di vittime innocenti troppo spesso lasciate nell’ombra. Per dare voce alle richieste di verità e giustizia dei familiari e delle comunità di riferimento. Per supportare l’impegno inestimabile delle persone che hanno messo il proprio dolore al servizio della memoria collettiva, e di quelle che le hanno accompagnate nel percorso, contribuendo alla ricostruzione di una memoria storica che può essere davvero motore di cambiamento.