22 luglio 2017. I Sentieri della Memoria, la marcia verso Pietra Cappa
Si sta avvicinando il 22 luglio, data simbolo in cui Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie, promuove “I Sentieri della Memoria”, oggi alla sua quattordicesima edizione.
Una marcia fino a Pietra Cappa, nel cuore dell'Aspromonte e nel comune di San Luca, per ricordare Lollò Cartisano e tutte le vittime innocenti della 'ndrangheta.
Dal 2003 il sentiero traccia il percorso di chi non vuole dimenticare, ripercorrendo i passi che un pentito descrisse nei dettagli per permettere alle forze dell'ordine di trovare le spoglie del fotografo di Bovalino, sequestrato il 22 luglio 1993.
Un percorso faticoso dal punto di vista fisico ma soprattutto emotivo; allo stesso tempo liberatorio per chi è convinto che la memoria sia la base di partenza per non essere sommersi dall'indifferenza e dall'ignoranza.
"Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto" scriveva Anneliese Knoop-Graf. Mantenendo viva la memoria si ravviva anche l'interesse, la cura, il bisogno e l'urgenza, oggi forse più di ieri, di non dimenticare. La memoria ha un potenziale forte, è un collante tra le storie, un ponte tra le persone che non ci sono più e quelle che sono rimaste e lottano quotidianamente.
Camminare, lasciarsi catturare dalla bellezza del paesaggio, dalla forza e al contempo fragilità delle storie raccontate dai familiari durante il percorso, significa vivere insieme la memoria nel Sentiero che porta a Pietra Cappa: è questo che, negli anni, ha portato centinaia di persone, arrivate sulla jonica reggina da ogni parte d’Italia e dall’estero a percorrere insieme, un sentiero di raccoglimento e di memoria che vuole diventare testimonianza d'impegno.
Durante il cammino, come ogni anno, si ricorderanno anche altre vittime innocenti della ’ndrangheta, per abbracciare l’intera Calabria, che continua a essere colpita a morte. Ricordare le storie di alcune vittime, raccontate dai loro familiari presenti alla marcia, sarà come camminare al loro fianco, tenendo vivo, con la memoria, il bisogno di lottare insieme per mettere fine a questa mattanza, riscoprendo la necessità di sostenere ancora una volta che le mafie sono una questione anche nostra; non rilegata solo ai familiari e alle persone a cui le mafie hanno tolto tutto: perché togliendo a loro hanno tolto qualcosa anche a tutti noi.
Al termine del tragitto si celebrerà la S. Messa in memoria delle vittime, concelebrata dal Vescovo Monsignor Francesco Oliva, da Don Ennio Stamile, coordinatore Regionale di Libera, da Don Giuseppe Fiorillo, Libera Vibo, Don Pino De Masi, Libera Piana, da Don Tommaso Scicchitano, Libera Cosenza e da Padre Gianfranco Zintu.
Saranno presenti i ragazzi che partecipano a E!state Liberi, provenienti da tutta Italia, che hanno scelto di dedicare una settimana di servizio nei Centri Don Milani di Gioiosa Jonica, nella Cooperativa Valle del Marro di Polistena e nella Cooperativa Terre Joniche di Crotone. Come ogni anno, si partirà da Bovalino, alle 7:00 dal parcheggio del Centro Commerciale “La Galleria”, SS 106 vicino al bivio per S. Luca.
Hanno aderito all’iniziativa di quest’anno e saranno presenti tutti i Coordinamenti di Libera Calabria con i Campi di “E!state Liberi”, l’associazione Don Milani Onlus, la Scuola Etica e Libera SELES di Gioiosa Jonica, l’Ass. Gianluca Congiusta Onlus, l’Ass. Cambiamenti, l’Auser Bovalino, il Centro Padre Puglisi di Bovalino, l’Agesci zona Riviera dei Gelsomini l, l’associazione daSud, Archivio Stop’Ndrangheta, la Cgl Spitz, il Cai Reggio Calabria, il MASCI Reggio Calabria, L’Ente Parco d’Aspromonte e il Presidio di Libera Penne “Lollò Cartisano”.
"La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni" scriveva Primo Levi; proprio per questo dal 23 marzo 2016, all’indomani della XXI Giornata della memoria promossa da Libera, il Quotidiano del Sud pubblica ogni settimana, il mercoledì, nell’edizione cartacea, una storia per coltivare il dovere della memoria delle vittime innocenti delle mafie. Sono tante le famiglie calabresi che negli anni si sono viste sottratte un loro caro dalla violenza mafiosa. Attraverso il racconto di queste storie, curate da Luciana De Luca, crediamo di dare un contributo per far rompere il doloroso isolamento in cui i familiari delle vittime spesso vivono questi drammi incancellabili, questi vuoti incolmabili. Un modo per condividere il dolore, per renderlo collettivo, perché è giusto che la società tutta se ne faccia carico, nel senso di una presa di coscienza che alimenti un impegno personale e quotidiano diretto a far sì che un cambiamento radicale sia possibile. Per questo il 21 luglio a Bovalino al Palazzo di via Poerio dalle 18:30 ci incontreremo insieme alla giornalista Luciana De Luca che ci racconterà le difficoltà, la passione ma soprattutto la bellezza dell'incontro vissuti nel tentativo di far voce alle vittime e alle loro storie, alle volte inascoltate. Ci accompagneranno in questo percorso don Luigi Ciotti, Matteo Luzza e Deborah Cartisano.