La memoria ritrovata: lettera a Francesco Guadalupi
"In questi anni di scuola ho scoperto tanti personaggi importanti, viventi e non, che meritano di essere ricordati da noi ragazzi. Non mi era mai capitato però di conoscerne uno che è vissuto a cinquanta metri da casa mia..."
Sono le parole di un bambino, scritte in una lettera dedicata a Francesco Guadalupi, il “re del latte fresco”, ferito mortalmente in un agguato messo in atto da Vito Di Emidio, sicario della Scu, allora diciannovenne. Una storia per tanto tempo rimasta nell'oblio...poi, dopo molti anni, succede che alcuni semi di memoria generino i loro frutti...
Un gruppo di studenti dell'I. C. Casale (BR) legge la storia di don Ciccio pubblicata su Vivi. Con il supporto dei docenti e di Libera Brindisi, la storia viene approfondita. Si mettono in contatto con Ninni Fortunato Guadalupi, il figlio di Francesco. Decidono di dedicargli l'aula magna del plesso Kennedy della scuola, che si trova nello stesso quartiere dove era lo stabilimento di pastorizzazione del latte. Ispirandosi all'articolo su Vivi, disegnano il logo per la targa da affiggere nell'aula.
Il giorno dell'intitolazione, alla presenza anche di Ninni Guadalupi e di sua sorella Maria Pia, un bambino legge una lettera, che nasce da ciò che i suoi nonni gli hanno raccontato di don Ciccio, quell'uomo così importante, vissuto a soli cinquanta metri da casa sua, e riscoperto grazie all'impegno costante per la costruzione di una memoria collettiva.
"In questi anni di scuola ho scoperto tanti personaggi importanti, viventi e non, che meritano di essere ricordati da noi ragazzi. Non mi era mai capitato però di conoscerne uno che è vissuto a cinquanta metri da casa mia e di cui mio padre ed i miei nonni hanno parlato molto bene.
Mio padre aveva dieci anni quando Don Ciccio Guadalupi è stato ucciso e poche ore prima era andato, come al solito a comprare il latte fresco alla sua centrale ed era stato affettuosamente salutato da lui. La nonna mi racconta che era sempre molto cordiale con tutti, anche con i piccoli; ogni anno era presente e accoglieva nella latteria le scolaresche della nostra scuola e a ciascun ragazzo o bambino dava una confezione di latte in omaggio.
Era anche molto presente nella scuola, sostenendo le iniziative o i progetti, che avevano bisogno di aiuti economici. Quando negli anni Sessanta, cominciò a vendere una grossa parte dei vigneti intorno alla latteria, perché il Casale si stava espandendo, lui donò al Comune un bel pezzo di terra a condizione che si costruisse qualcosa di pubblica utilità, possibilmente una scuola.
La casa in cui abito è stata costruita sul terreno che i miei bisnonni avevano comprato da Don Ciccio. I miei nonni dicono che era oltre che un bravo e capace imprenditore, una bella ed onesta persona, un modello da additare come esempio a tutti noi giovani".
Valentino Gabrieli, studente dell'I.C. Casale
Anche quest'anno il Presidio di Libera Brindisi e l'I.C Casale hanno organizzato un'iniziativa in memoria di Francesco Guadalupi, che si terrà il 30 novembre 2022, alle ore 9.00, presso la parrocchia Ave Maris Stella, via Duca degli Abruzzi 27 – Casale.