Parole di memoria

Ricordando Dario Scherillo

Ricordando Dario Scherillo

di Pasquale Scherillo

ll 6 dicembre 2004 veniva ucciso a Casavatore (NA) Dario Scherillo. Aveva 26 anni.

Dario lavorava in una scuola guida che aveva aperto insieme a me e mio fratello Marco. Erano passate da poco le 20.30 ed era appena uscito dall’agenzia, in sella al suo scooter Honda. Per strada incontrò un amico e si fermò a chiacchierare, quando all’improvviso si sentì un motorino accelerare e avvicinarsi. I killer spararono alcuni colpi e Dario cadde al suolo esanime.

Ad oggi i suoi assassini non si conoscono, nessuna condanna per l’omicidio di un uomo talmente giovane che, a distanza di 14 anni, sarebbe ancora un ragazzo. Da pochi giorni è stata chiesta l'archiviazione ma noi come famiglia abbiamo deciso di impugnare la sentenza. Dario oggi avrebbe 40 anni e avrebbe la sua vita e non è giusto archiviare la sua memoria, la sua esistenza e il nostro dolore. Non riesco e forse non voglio voltare pagina, tutto è cambiato, la nostra vita non è stata e non sarà più la stessa, giuro, darei tutto solo per riabbracciarlo almeno una volta.

A marzo del 2019 uscirà nelle sale cinematografiche un film "Ed è subito sera", tratto dal libro di Tonino Scala, che racconterà la sua storia, la nostra storia come famiglia. Il film cercherà di far capire cosa vuol dire veramente essere vittima innocente della criminalità.

Dario mi manca, mi manca tutto di lui, il suo sorriso, le nostre litigate, la nostra complicità. La memoria e i ricordi non si possono cancellare.

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