Attraverso le sue difese e il suo lavoro, l'avvocato Derk Wiersum ha svelato le reti transnazionali di traffico di droga, i meccanismi di riciclaggio di denaro sporco e la crescente influenza delle bande criminali nei Paesi Bassi
Nato il 30 agosto 1975 ad Amsterdam, Derk Wiersum studia Giurisprudenza all'Università di Groninga e nel 2003 ottiene l'abilitazione alla professione di avvocato. Inizia la sua carriera presso lo studio legale Van Gessel Advocaten, prima di fondare in seguito il proprio studio con Bart Stapert. Inoltre, esercita anche come giudice supplente presso il tribunale di Breda, e collabora con l'organizzazione Dutch&Detained per assistere i cittadini olandesi detenuti all'estero, in particolare per questioni di estradizione o diritti fondamentali.
Noto nel mondo del diritto penale olandese come un avvocato gentile, intelligente, erudito e onesto, il 44enne Wiersum aveva costruito la sua carriera lottando per i più deboli. Determinato a difendere la verità e la giustizia, si occupava in particolare di casi legati alla criminalità organizzata. Aveva scelto di difendere Nabil Bakkali, testimone chiave nel caso Marengo, che ha portato alla luce le attività della mocro-mafia, una rete criminale marocchino-olandese coinvolta nel traffico di droga e in diversi omicidi tra il 2015 e il 2017.
Che il sistema sia giusto o ingiusto: in entrambi i casi un avvocato è assolutamente necessari
18 settembre 2019
La mattina del 18 settembre 2019, mentre Wiersum stava per accendere la sua auto per andare al lavoro, un uomo incappucciato si è affacciato al finestrino, puntandogli una pistola alla testa. L'uomo ha cercato di sparare, ma l'arma ha vacillato ed è fuggito. Wiersum gli è corso dietroe quando gli ha chiesto spiegazioni, l'assassino gli ha sparato dieci volte alla testa, al collo e alla parte superiore del corpo. Un omicidio di mafia, in pieno giorno, che sconvolge la comunità olandese: per la prima volta nella storia recente dei Paesi Bassi, un avvocato impegnato in un processo contro la criminalità organizzata viene assassinato in strada, in un contesto che sembra direttamente collegato alle suo lavoro. Immediatamente numerose reazioni pubbliche denunciano l'atto come un attacco allo Stato di diritto. Il giornalista Peter de Vries, che due anni dopo sarebbe stato ucciso per il suo coinvolgimento nello stesso processo, reagì dichiarando «il messaggio è il terrore».
Memoria viva
L'omicidio di Derk Wiersum scuote profondamente la popolazione olandese, convinta fino a quel momento che la violenza legata al narcotraffico fosse solo interna alle bande criminali. L’omicidio di Wiersum dimostra chiaramente il profondo radicamento di mafie e corruzione nel Paese e le fragilità delle istituzioni, incapaci di difendere i sui cittadini.