Un impegno per il 2018. In ogni luogo, in ogni dove
Giuseppe Veropalumbo festeggiava come tanti l’arrivo del nuovo anno, insieme a sua moglie e sua figlia a casa di amici. Erano le 23.15 del 31 dicembre 2007, quando un proiettile esploso da ignoti lo colpì. Ricoverato all’ospedale di Boscotrecase, Giuseppe morirà poco dopo. Da allora la sua famiglia ha continuato a chiedere verità e giustizia per la sua assurda morte, trasformando in impegno tutto quel dolore. Giuseppe non è morto per una tragica fatalità.
La sua storia, come quella di Carmine Cannillo, colpito anche lui da un proiettile vagante nel corso dei festeggiamenti il 31 dicembre 2010, rappresentano un simbolo che deve unirci in una pacifica lotta alla criminalità organizzata, in un impegno che non può lasciarci indifferenti come ci ricorda Carmela Sermino, la moglie di Giuseppe.
Il 31 dicembre e il 1 gennaio sui social network vogliamo scambiarci gli auguri e ricordare Giuseppe e Carmine dimostrando tutto il nostro affetto alle loro famiglie utilizzando gli hashtag #ancorainsieme e #inogniluogo. Iniziamo il nuovo anno con un messaggio di memoria e impegno che sappia sostituire il dolore con la speranza e stringere in un forte abbraccio le loro famiglie.