Parole di memoria

Io lotto e mi ribello

Io lotto e mi ribello

Domenico Beneventano, da tutti chiamato Mimmo, era un medico prestato alla politica. Venne eletto consigliere comunale a Ottaviano nelle liste del PCI per due volte consecutive, nel 1975 e nel 1980. Al centro del suo impegno politico, la lotta alla camorra e alle sue infiltrazioni nelle amministrazioni locali, negli anni in cui Ottaviano è il feudo indiscusso di Raffaele Cutolo e della sua Nuova Camorra Organizzata. Le sue denunce e la sua intransigenza lo resero molto presto un personaggio scomodo. Così, la sera del 7 novembre 1980, venne ucciso in un agguato camorristico sull'uscio di casa.

Mimmo appuntava i suoi pensieri in un quaderno, in versi, che i suoi familiari hanno raccolto e pubblicato nel libro di poesie "Rabbia e destino". In ricordo di Mimmo, ogni anno la Fondazione Mimmo Beneventano istituisce un concorso di poesie elargendo borse di studio ad alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado situate nei comuni di Petina, Ottaviano e Sasso di Castalda.

Ho voluto girare per conoscere
la tristezza della tua terra
senza stagioni.
Ho voluto leggere qualche segreto
fra le rughe ataviche della
tua desolata terra.
Ho visto, nei tuoi tramonti,
la tua vita che se ne andava:
dovunque vecchi e bimbi
dagli occhi grandi e vuoti,
coi capelli bruciati dal sole.
Ho visto in te i dolori di sempre,
la schiavitù senza possibile
redenzione per la tua gente.
Ho visto sopraffazioni ed odii,
offese e calunnie.
I miei antenati, e quelli di
tanti altri, hanno imparato
molto bene a tacere ed obbedire
senza discutere: io non ancora.
Ho visto nei tuoi crepuscoli
tanta speranza, una speranza
arida come il sole che arde
ed invano ho cercato un
verde che sapesse, di giustizia
Mimmo Beneventano