Parole di memoria

Domenico è vita, è realtà!

Domenico è vita, è realtà!

“Memorie e narrazioni” è un campo tematico di formazione e impegno di E!State Liberi, che si è svolto a Bari dall'8 al 14 luglio, il primo dedicato interamente alla memoria. E’ stato un laboratorio di scrittura collettiva, volto a indagare la parte emotiva del fare memoria viva e a trasformarla in coscienza, conoscenza e impegno sui territori.

 

Durante il  campo molte sono state le testimonianze dei familiari di vittime innocenti delle mafie ascoltate e che hanno riempito di emozioni. 
Tra le tante quella di Maddalena Martimucci, sorella di Domenico, ucciso a 27 anni, ad Altamura, dalla mafia locale.

Giulia, Davide e Gloria, rispettivamente da Torino, Milano e Vicenza, sono gli autori di questo testo suggestivo dedicato a Domenico.

 

Mi chiamo Giacomo, stamattina sono all’ospedale della Murgia.
Il medico mi ha indirizzato qui ad Altamura perchè pare ci sia un macchinario speciale che sa individuare con anticipo i problemi del mio corpo che ultimamente scricchiola parecchio.

I miei familiari hanno provato a convincermi che sapere in anticipo che cosa ti aspetta, può essere una buona strategia per affrontare la vita.
Non sono completamente d’accordo ma, si sa, a certe situazioni è difficile sottrarsi.
Attendo il mio turno e mi auguro di fare in fretta perchè voglio sbrigare ancora delle faccende prima di pranzo.

Poi succede qualcosa di strano. 
Sono in sala d’attesa e un canuto signore, seduto accanto a me, attacca bottone. Non ho voglia di parlare con questo tizio invadente, ma mi dice qualcosa che mi colpisce: 
“Sii contento! Questo è un regalo di Domenico! Dobbiamo ringraziarlo. Non dare per scontato tutto questo!”.
Non capisco cosa intenda dirmi, non ho mai sentito questo nome. 
Un infermiere, pensando di aiutarmi, si unisce a noi e mi dice:
“Ma come! Nun saj c’ jè Zidàn?”
Non sono mai stato un grande appassionato di calcio e di Zidane ricordo solo Zinedine, atterrato da Materazzi durante la magica notte del 9 Luglio 2006 a Berlino.
Il signore anziano mi incalza ancora:
“Domi era il più forte. Lo seguivo tutte le domeniche.”
In pochi minuti, altre persone si raccolgono attorno a noi. Non si può stare in pace stamattina, sono entrato in un vortice di chiacchiere.

Queste persone, però, hanno una luce diversa, una passione nel parlare di questa storia!
Inizio a pensare che valga la pena mettermi in ascolto.
Scopro così che Altamura ha il suo Zidane, il suo campione.
Si chiama Domenico Martimucci ed è il Numero 10 dell’ACD Castellaneta.
E’ forte, è bello, adora i bambini e si allena con impegno e dedizione.
Da sempre il piccolo di casa, il beniamino delle sorelle Lea e Maddalena. Collante del gioco di squadra, dentro e fuori dal campo, Domenico è circondato da amici e compagni che lo amano e ammirano per la sua tenacia e voglia di vivere. Tutto il paese ricorda i suoi calci al pallone, come quelli nei pomeriggi d’infanzia sulle saracinesche o sotto il tavolo da pranzo.
Domenico ha gli occhi buoni e le ginocchia sbucciate. Ha una vita meravigliosamente normale, fatta di affetto, passione e vittorie.
Domenico oggi non c’è più, ma è come se ci fosse.
Lo vedo tra le parole di queste persone, nella voglia di raccontare e di stare insieme. E’ una memoria che parla, che scioglie la mia ruvidità. E’ più di un ricordo, è vita, è realtà!
Penso alla mia vita, alla mia famiglia, al tempo che scorre.
Non so se sia davvero una buona strategia sapere in anticipo ciò che la vita ti riserva, ma da oggi sono certo che sia necessario non essere soli.

 

             

A 4 anni di distanza dalla scomparsa di Domenico, l’Associazione "NOI SIAMO DOMI Onlus" gli renderà omaggio con una Messa in suo suffragio.
La celebrazione religiosa si terrà giovedì 1 Agosto 2019 alle ore 20.00 presso la chiesa del S.S. Redentore di Altamura.
La cittadinanza e quanti vogliano stringersi intorno alla sua indimenticabile figura e al suo ricordo sono inviati a partecipare.