In tanti vicino a te, Rita
del Coordinamento provinciale di Libera Roma
Passiamo spesso a viale Amelia, a ritrovare quei luoghi in cui Rita Atria ha vissuto i suoi ultimi giorni. Lì dove oggi c’è una piccola aiuola, a lei dedicata, in mezzo ad una delle tante vie che incrociano il traffico della Tuscolana, tra la stazione ferroviaria e l’acquedotto romano poco lontano. I palazzi alti che circondano il viale, in uno dei quartieri più popolosi di Roma, sono lì affacciati sulla storia di questa piccola grande donna.
E’ un luogo di memoria vero, questo, uno spazio di riflessione per tutti coloro che vi passano, o meglio per coloro che qui si fermano. Un luogo da mantenere con cura e attenzione, sempre compromesso dall’invasione indifferente e vorticosa di chi si sposta dal quadrante di Roma sud verso i quartieri del centro, che passa e corre via senza nemmeno guardare, dai motorini che invadono il viale, le foglie e la sporcizia mai rimosse.
In ricordo di Rita, il Presidio del VII Municipio di Roma ha raccontato in questi anni, ai giovani e agli abitanti del quartiere, la sua storia e il suo gesto di ribellione attraverso percorsi educativi nelle scuole, iniziative ed eventi. Centinaia di ragazzi hanno attraversato questo marciapiede, hanno lasciato un fiore o un pensiero per Rita.
Proprio qui, nelle scorse settimane, i ragazzi dei campi di E!State Liberi! hanno voluto lasciare le loro riflessioni, quelle parole chiave che porteranno con loro dopo aver letto, conosciuto e discusso - a volte fino a notte fonda - della vita e delle scelte di Rita Atria. Giunti a Roma da tutta Italia, per impegnarsi e conoscere la Romanina e Tor Bella Monaca, da questi quartieri all’estrema periferia di Roma hanno attraversato la città per fermarsi qui, tra gli occhi curiosi di chi passa e osserva. I ragazzi si fermano a viale Amelia, si siedono per terra e sulle poche panchine del viale. “Lotta”, “Speranza”, “Coraggio” sono le parole che più spesso ricorrono nelle riflessioni dei ragazzi, sono quello che porteranno nelle loro vite, e che la storia di Rita ha loro insegnato, e che hanno voluto lasciare a Viale Amelia.
Ieri, con il Presidio di Libera del VII Municipio di Roma, dedicato proprio a Rita Atria, ci siamo dati appuntamento con associazioni, cittadini, ragazzi e ragazze, per ricordare Rita nel luogo in cui perse la vita: abbiamo scelto di farlo con letture, poesie e dedicando il pomeriggio ad un lavoro di riqualifica urbana dello spazio limitrofo in collaborazione con i giovani Scout Agesci del territorio, che in tutto l’anno appena trascorso hanno scelto di approfondire il tema della lotta alle mafie, e di mettersi in gioco facendo qualcosa per il luogo in cui vivono. Dalle parole di Rita Atria, ad uno spazio aperto che ha raccolto le emozioni di tutti i presenti, fino a coloro che, dai balconi di Viale Amelia, hanno ascoltato con attenzione.
Grazie all’impegno degli abitanti del quartiere dunque, anche quello è diventato un luogo di memoria fondamentale per la Capitale, per far sì che le parole e le speranze della giovane Rita, attraverso il ricordo e l’impegno, possano continuare il loro percorso attraverso le mille voci di un quartiere che ancora sogna un mondo onesto.
In tanti vicino a te, Rita,
in una strada di Roma,
lontana dal tuo paese,
a costruire la speranza.
La storia racconta di te,
di corpi straziati,
di donne strappate alla vita, di cuori palpitanti giustizia gettati nel silenzio dell'immenso oceano,
di corpi bruciati in misere baracche,
di corpi arresi alla malvagità, sepolti nel mare profondo.
Tutti son qui oggi, con te, con noi, insieme per costruire la speranza.