Parole di memoria

Il senso di un anniversario

Il senso di un anniversario

di Giuliano Sereno

Qual è il senso di un anniversario? Francesco Marcone è stato ucciso il 31 marzo 1995 e ancora oggi sono ignoti i suoi assassini. L’assenza di verità ha reso faticosi questi ventiquattro anni. Non è stato facile chiedere giustizia in una città come Foggia, in cui la mafia crea una cappa di omertà e impedisce il progresso di una comunità. A volte ci è sembrato che una parte della città avesse dimenticato Franco, forse perché ricordarlo avrebbe significato fare i conti con le sue problematiche.

Eppure, oggi più che mai, sentiamo forte la necessità di parlare di lui. La sua vita, improntata all’onestà e al senso del dovere, non è stata vana, così come non è stato vano il suo sacrificio. Francesco Marcone ha tracciato un solco, ha indicato una via e il Libera Foggia ha scelto di seguirla.

Alla domanda iniziale, rispondiamo allora con forza che non abbiamo bisogno di retoriche celebrazioni. Il nostro non è uno sterile ricordo, è memoria viva che genera impegno. In questi anni lo abbiamo toccato con mano: a Cerignola le cooperative sociali gestiscono beni confiscati ai clan locali e ci dimostrano che la mafia può essere sconfitta; a Foggia le numerose iniziative sono culminate nel 21 marzo 2018, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie; a Vieste una scuola è diventata presidio di Libera; e tanti altri sono i gesti di ribellione alle mafie.

Purtroppo la violenza delle mafie non è cessata. Franco l’ha conosciuta bene, quando si è opposto ai progetti di speculazione delle organizzazioni criminali. In quel momento, e nonostante i rischi a cui andava incontro, ha scelto da che parte stare. Non ha chinato il capo di fronte al pericolo di un attentato ed ha portato avanti il suo lavoro, nella consapevolezza di chi sa che sta facendo solo il suo dovere e che lo Stato non è un’entità astratta, ma una comunità che si tiene unita grazie all’impegno quotidiano dei suoi cittadini.

“Lo Stato siamo noi”, ripeteva spesso Francesco Marcone e, oggi più che mai, sappiamo quanto sia importante la presenza dello Stato nel contrasto degli interessi criminali. A Foggia gli omicidi e le bombe che esplodono davanti ai negozi sono una triste consuetudine. Ma noi non siamo vinti e quest’anno un segno di speranza si aggiunge a quelli già citati. Domani, 1° aprile, sarà inaugurato il presidio di Libera di Foggia, intitolato a Nicola Ciuffreda e a Francesco Marcone. Il presidio ha un compito importante: testimoniare che l’impegno di ciascuno può fare la differenza. Nel percorso di costituzione, tante persone si sono avvicinate a Libera, hanno approfondito la storia di Francesco Marcone e hanno deciso di costruire antimafia sociale.

Sono passati ventiquattro anni, ma il significato di questo anniversario è immutato: ottenere giustizia per Franco e rendere Foggia una città libera dalle mafie.