A mio padre, Nicola Ciuffreda
di Roberto Ciuffreda
Tanti anni sono passati ma nulla è cambiato, aspetto di incrociare i tuoi occhi nei miei ricordi e vorrei stringerti in un abbraccio ma non posso perchè non ci sei, ti cerco ma non ti trovo, se non in un'immagine della mia mente. Penso spesso a te quando devo prendere decisionni e spero tanto che tu sia orgoglioso dell'uomo che sono diventato, di quello che ho realizzato. Ma oggi, il giorno dell'anniversario della tua morte, mi preme acuto un bisogno di te che, sebbene affiori spesso, in questo momento mi fa sentire più orfano del solito, il vuoto inesorabilmente si rinnova in un grido sordo del cuore, perchè un padre non smette mai di esserlo anche quando la morte si mette nel mezzo e cerca di portarvelo via, l'amore resta...
14 settembre per sempre dentro il mio cuore... tu per sempre mio padre!