Parole di memoria

L'arte per tutti. L'impegno del presidio dei Castelli per la memoria

L'arte per tutti. L'impegno del presidio dei Castelli per la memoria

Sono ormai tre anni che la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie organizzata da Libera ogni 21 marzo non viene più celebrata in una sola e unica città, ma può essere organizzata in contemporanea in qualsiasi piazza, scuola, ufficio d’Italia e del mondo. Come presidio dei Castelli Romani la nostra prima esperienza nel 2017 è stata Albano Laziale. Paese conosciuto dei Castelli, molto collegato, pieno di scuole, con un’amministrazione sensibile al tema con cui avevamo già in precedenza collaborato. Quella prima esperienza del 21 marzo 2017 infatti è andata molto bene.

Quest’anno per il XXIII appuntamento ci siamo posti un obiettivo in più: diciamo sempre ai nostri ragazzi che le mafie sono dappertutto, che non bisogna pensare alla criminalità organizzata come a una caratteristica del sud Italia né come a un’esclusiva dei grandi centri, delle grandi città, che non dobbiamo guadare al territorio dei Castelli come a una “piccola isola felice”, quale migliore occasione allora del 21 marzo per manifestare in un paese periferico, di passaggio, dove regna una calma apparente? Questo 21 marzo 2018 infatti abbiamo sfilato in corteo a Pavona, lungo la grande “Via del Mare”, in questo paese che tutti attraversano ma in cui nessuno si ferma un minuto in più a osservare. Un paese diviso fra due Comuni, Albano Laziale e Castel Gandolfo, che hanno organizzato assieme a noi la Giornata.

Come fare quindi ad attirare l’attenzione? Come (ri)trovare anche qui la “bellezza” di cui parlava Peppino Impastato? Un’idea ce l’hanno data i membri dei Comitati di Quartiere, che già negli anni passati avevano ravvivato i muri della stazione di Pavona con la street art. Quei muri sono diventati talmente belli che nessuno ha cercato più di rovinarli, come avveniva in precedenza.

È iniziato quindi questo percorso che cerca di arrivare anche agli esclusi dalle forme di comunicazione tradizionali. L’arte ci è sembrata il mezzo ideale per questa missione. Un’arte accessibile a tutti, quella di strada, quella a cui nessuno può rimanere indifferente, quella che inevitabilmente, quando passi davanti a quel muro, ti porta a chiedere: chi è la persona ritratta? E perché viene ritratta proprio qui? Da ciò nasce l’idea di rappresentare i volti di alcune delle vittime innocenti delle mafie.

Una parte del corteo del 21 marzo è partita quindi davanti a questi murales, per poi concentrarsi in un grande spazio verde, Villa Contarini, dove sono stati letti uno a uno i nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie. La realizzazione è stata curata dall’artista Krayon (http://www.krayon.it/) in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Cesare Battisti di Velletri, che hanno lavorato sui muri dell’oratorio della parrocchia Sant’Eugenio I Papa, approfondendo sia le storie delle persone che andavamo a rappresentare sia la particolare tecnica della pixel art.

I nove volti raffigurati sono quelli di Annalisa Durante, don Pino Puglisi, don Peppe Diana, Giancarlo Siani, Lea Garofalo, Palma Scamardella, Renata Fonte, Rita Atria e Rosario Livatino. L’opera si estende per circa 180 metri quadrati e verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 27 maggio alle ore 11.30 presso l’oratorio parrocchiale (Largo Sant'Eugenio, 30, 00073 Pavona RM). Abbiamo informato dell'evento alcuni familiari delle persone raffigurate, non sappiamo ancora chi riuscirà a esserci e chi no, era però importante per noi far sapere loro che quel giorno è dedicato ai loro cari.

La restante parte del corteo è partita invece davanti alle case popolari di Via Roma, sempre a Pavona. Sulla facciata (di proprietà dell’Ater della provincia di Roma) l’artista di street art Letizia Mandragora (https://thestreetisthecanvas.wordpress.com/tag/leticia-mandragora/) sta attualmente realizzando un murales raffigurante il volto di una bella donna racchiuso in una busta di plastica, che però ha uno strappo. La figura sta a rappresentare la bellezza della città, spesso soffocata dall’inquinamento, dalla noncuranza, dall’indifferenza, a cui però è già stato dato uno strappo, a cui si può e si deve dare un taglio, partendo appunto dalla giornata del 21 marzo. In alto verrà scritta la frase “L’etica libera la bellezza”, giocando con i colori dell’associazione: giallo, arancione e rosa. Questo secondo murales verrà inaugurato il prossimo 26 maggio nel pomeriggio, intorno alle ore 17.30 alle case popolari di Via Roma.

Questi due appuntamenti sono aperti a chiunque voglia partecipare, saranno presenti gli artisti, gli studenti, gli insegnanti, le associazioni e le istituzioni coinvolte, segno che appunto l'impegno non finisce il 21 marzo al termine della lettura dei nomi, ma continua gli altri 364 giorni successivi.