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Vincenza Spina
PA // 69 anni
Era una bella giornata il 1° di maggio del 1947 a Portella della Ginestra, nell'entroterra palermitano, tra Piana degli Albanesi e San Giuseppe Jato. Ma soprattutto un giorno di festa. Circa duemila lavoratori, in prevalenza contadini, si erano riuniti nella vallata per manifestare contro il latifondismo e per festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle recenti elezioni per l'Assemblea Regionale Siciliana. Improvvisamente dal monte Pelavet partirono sulla folla in festa numerose raffiche di mitra che lasciarono sul terreno 11 morti: Margherita Clesceri, Giorgio Cusenza, Giovanni Megna, Francesco Vicari, Vito Allotta, Serafino Lascari, Filippo Di Salvo, Giuseppe Di Maggio, Castrense Intravaia, Giovanni Grifò, Vincenza La Fata. 27 furono i feriti, alcuni dei quali morirono in seguito per le ferite riportate: Vita Dorangricchia, Provvidenza Greco, Vincenzo La Rocca, Vincenza Spina. Mentre Emanuele Busellini e Calogero Caiola furono uccisi probabilmente perché testimoni oculari della strage.
Quattro mesi dopo si seppe che a sparare erano stati gli uomini di Salvatore Giuliano. Il rapporto dei carabinieri sulla strage faceva chiaramente riferimento a "elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali".
L'idea di un elenco di tutte le vittime innocenti delle mafie, nasce con Libera, grazie alla volontà del nostro presidente don Luigi Ciotti e di una madre, Saveria Antiochia.
Saveria era la madre di Roberto, un poliziotto che accompagnò, per amore e per dovere, nel suo ultimo giorno di vita un altro poliziotto. Con gli stessi sentimenti e con senso di responsabilità verso una memoria che non doveva essere retorica celebrazione, ma seme di impegno, Saveria suggerì di raccogliere tutti nomi delle vittime, anche le più sconosciute.
Un’altra madre avvalorò l’impegno della memoria, Carmela, la mamma di Antonio Montinaro, ucciso con Giovanni Falcone, di cui era il caposcorta. Nel corso di una funzione religiosa in ricordo della strage di Capaci, don Luigi la incontrò e ne accolse il dolore e la preoccupazione perché il nome di suo figlio, come degli altri agenti della scorta, non veniva mai pronunciato.
Da questi primi momenti di intensa condivisione si è proseguito ad accogliere le proposte dei territori e dei familiari stessi delle vittime. L’elenco delle vittime innocenti delle mafie che ogni anno il 21 marzo, il primo giorno di primavera, leggiamo in tanti luoghi in Italia e del mondo è il frutto della raccolta paziente dei nostri volontari che scavando nella storia dei territori in cui vivono hanno chiesto, negli anni, l’inserimento dei nomi che ne fanno parte.
Elenco delle vittime innocenti - 21 marzo 2025
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