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Daphne Caruana Galizia
Malta // 16 ottobre 2017 // 53 anni
Daphne è una giornalista e blogger maltese, nota per le sue inchieste sulla politica corrotta. È rimasta uccisa in un attentato all'età di 53 anni, nell'esplosione di un'autobomba nella sua Peugeot 108 affittata presso la sua residenza di Bidnija vicino Mosta verso le 15:00 del 16 ottobre. La violenta esplosione ha sparso pezzi del veicolo nei campi vicini. È stata ritrovata dal figlio Matthew, che ha sentito l'esplosione dalla loro casa. Caruana Galizia aveva riferito di aver presentato una denuncia alla polizia per minacce circa due settimane prima della sua morte. Dal 2008 Caruana Galizia ha curato un blog, intitolato Running Commentary, che includeva segnalazioni investigative e commenti personali. Nel 2016, Caruana Galizia è stata la prima a lanciare la notizia del coinvolgimento dei politici governativi Konrad Mizzi e Keith Schembri nei Panama Papers, grazie al coinvolgimento di suo figlio Matthew nel Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (ICIJ). Il 22 febbraio ha rivelato che Mizzi avesse connessioni con Panama e la Nuova Zelanda, spingendo il ministro a rivelare l'esistenza del Rotorua Trust due giorni dopo. Il 25 febbraio Caruana Galizia ha rivelato che anche Schembri possedeva un trust neozelandese, a sua volta proprietario di una società a Panama. Nel 2017 Caruana Galizia ha affermato che Egrant, un'altra società di Panama, fosse di proprietà di Michelle Muscat, moglie del primo ministro Joseph Muscat. Queste affermazioni hanno condotto a Muscat a indire le elezioni anticipate del giugno 2017, che hanno visto il suo partito laburista confermarsi al governo.
L'idea di un elenco di tutte le vittime innocenti delle mafie, nasce con Libera, grazie alla volontà del nostro presidente don Luigi Ciotti e di una madre, Saveria Antiochia.
Saveria era la madre di Roberto, un poliziotto che accompagnò, per amore e per dovere, nel suo ultimo giorno di vita un altro poliziotto. Con gli stessi sentimenti e con senso di responsabilità verso una memoria che non doveva essere retorica celebrazione, ma seme di impegno, Saveria suggerì di raccogliere tutti nomi delle vittime, anche le più sconosciute.
Un’altra madre avvalorò l’impegno della memoria, Carmela, la mamma di Antonio Montinaro, ucciso con Giovanni Falcone, di cui era il caposcorta. Nel corso di una funzione religiosa in ricordo della strage di Capaci, don Luigi la incontrò e ne accolse il dolore e la preoccupazione perché il nome di suo figlio, come degli altri agenti della scorta, non veniva mai pronunciato.
Da questi primi momenti di intensa condivisione si è proseguito ad accogliere le proposte dei territori e dei familiari stessi delle vittime. L’elenco delle vittime innocenti delle mafie che ogni anno il 21 marzo, il primo giorno di primavera, leggiamo in tanti luoghi in Italia e del mondo è il frutto della raccolta paziente dei nostri volontari che scavando nella storia dei territori in cui vivono hanno chiesto, negli anni, l’inserimento dei nomi che ne fanno parte.
Elenco delle vittime innocenti - 21 marzo 2025
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