Attivista congolese impegnato nella lotta per la democrazia, non ha mai smesso di lottare al fianco dei suoi compagni nella battaglia per la giustizia, il rispetto dei diritti civili e politici del suo popolo.
Luc Nkulula nasce il 18 ottobre 1985 a Lubumbashi, una città del sud della Repubblica Democratica del Congo (RDC), e cresce tra Lubumbashi e Goma. Dopo aver conseguito una laurea in Legge presso l'Università di Goma, lavora come consulente per diverse organizzazioni internazionali.
Nel 2012 diventa uno dei leader di Lotta per il Cambiamento (LUCHA), un movimento di cittadini congolesi apartitico e non violento, nato per cambiare la RDC “dal basso”, richiedendo alle istituzioni locali e nazionali diritti fondamentali come acqua potabile, energia elettrica, sicurezza e opportunità di lavoro per tutte e tutti. Richieste che scatenarono una reazione violenta da parte del Governo, con numerosi attivisti arrestati durante le manifestazioni. Amnesty Internationalstima che almeno 200 membri di “Lucha” siano stati incarcerati.
Anche dopo giorni di prigione e pestaggi da parte della polizia, non si è mai arreso. Luc comprendeva gli ostacoli e i pericoli che si prospettavano, ma credeva che i diritti fondamentali del popolo sarebbero stati raggiunti.
10 giugno 2018
Luc Nkulula è morto in un incendio nella sua casa a Goma nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2018, intorno alle 2:00 del mattino, a 32 anni.
Quel giorno, Luc aveva trascorso la maggior parte della sua giornata, come spesso faceva, a formare i giovani - 87 giovani di 14 quartieri di Goma - all'impegno civico basato sulla comunità, nell'ambito del Chemin de la paix, l'iniziativa del famoso medico Mukwege. Luc viveva con un familiare a Himbi, che ha testimoniato di non essere a letto quando è scoppiato l'incendio, ma uscito dalla porta posteriore della casa per andare in bagno all’esterno nel giardino. Quando è tornato, pochi minuti dopo, la casa era già in fiamme. Non riusciva a rientrare e, attraverso la finestra, ha avvertito Luc, che si trovava nella sua camera da letto. Luc non è riuscito a uscire dal soggiorno perché il fuoco era troppo intenso. Ha tentato di far saltare le sbarre della finestra, riuscendo a malapena a far passare il suo computer e i suoi documenti, prima che la casa gli crollasse addosso.
I funerali di Luc sono stati un momento di grande partecipazione e omaggio da parte dei suoi compagni. Dietro il carro funebre, che trasportava la bara avvolta nella bandiera della RDC, marciavano tre colonne di oltre trenta giovani attivisti, tutti vestiti con magliette bianche. Le reazioni di tristezza, frustrazione e rabbia che hanno accompagnato il suo funerale riflettono l'impatto significativo che Luc ha avuto sulle vite di molti giovani, ispirandoli a impegnarsi per il cambiamento e i diritti civili. La cerimonia non è stata solo un momento di lutto, ma anche un richiamo alla sua eredità per alla la lotta per la giustizia sociale.
Abbiamo perso un compagno, un fratello, un amico e un modello insostituibile. La morte improvvisa di Luc Nkulula ci lascia orfani e devastati, ma dobbiamo e vogliamo rimanere degni dell'eroe che [era], rendergli tutti i tributi che merita e trovare in questa tragedia una ragione in più per continuare la nostra lotta per un nuovo Congo.
Vicenda giudiziaria
L'indagine ufficiale sulla morte di Luc Nkulula attribuisce l'incendio a un'esplosione di una batteria solare. Secondo il procuratore Dauphin Mawazo, gli investigatori non hanno trovato alcun indizio che potesse portare a una conclusione diversa.
Invece, la morte di Luc Nkulula è considerata sospetta dai membri del movimento Lucha, che non escludono l'ipotesi di un atto doloso, poiché non c'era elettricità né fornelli accesi al momento dell'incendio. I compagni di Luc respingono la versione ufficiale e continuano a sostenere la necessità di “un'indagine credibile”.
Ancora oggi, la causa dell'incendio che ha causato la morte di Luc Nkulula resta sconosciuta.
Memoria viva
Per onorare la memoria di Luc Nkulula, il movimento Lucha ha istituito il “Premio Luc Nkulula Wa Mwaba per il coraggio”, assegnato per la prima volta ai sacerdoti cattolici di Kinshasa per il loro impegno civico. Un Premio che mira a perpetuare le idee e il coraggio di Luc, ispirando le generazioni future attraverso il riconoscimento di azioni eccezionali nel sociale, politico ed economico, in difesa dell'unità, la giustizia, la libertà e la dignità del popolo congolese.
La “Borsa di studio Luc Nkulula”sostiene studenti e attivisti economicamente svantaggiati, riflettendo la passione di Luc per l'istruzione e l'apprendimento.
È stato creato anche un sito web, “Immorteluc”, dedicato alla sua vita e all'attivismo della Lucha, raccontati anche nel documentario “Congo Lucha” di Marlène Rabaud.