Niscemi (CL) // 3 settembre 1995 // 19 anni
Pierantonio Sandri, giovane odontotecnico incensurato, scomparve il 3 settembre del 1995 senza lasciare tracce. Aveva 19 anni. Il ragazzo, che si era diplomato tre mesi prima in un istituto professionale di Catania, si era allontanato nel pomeriggio con un amico che era andato a prenderlo a casa a bordo della sua moto. Non aveva con sé documenti e in tasca poco denaro, elementi che sin dall'inizio ne esclusero l'allontanamento volontario. Gli amici stamparono un manifesto con la fotografia del giovane diffondendola nei paesi vicini e la madre, Antonietta Burgio, insegnante in pensione, diffuse un appello scongiurando chiunque sapesse qualcosa a dare notizie. Nel 2003 la madre di Sandri ha ricevuto una lettera anonima nella quale qualcuno annunciava che era giunta l'ora di fare giustizia. Consegnata ai Carabinieri, la missiva ha consentito la riapertura del caso. Il 22 settembre del 2009, in seguito alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, lo scheletro di un uomo è stato rinvenuto dagli agenti di polizia di stato nel bosco di Niscemi nascosto in una buca: era il corpo di Pierantonio. A ucciderlo sarebbe stato un ex alunno della madre, Giuliano Chiavetta, condannato per omicidio e in seguito collaboratore di giustizia. Dalle indagini emerse che Pierantonio era stato ucciso perché aveva assistito all'incendio di un auto da parte di una gang di giovani mafiosi, tra cui un minorenne, che cercavano in tal modo di rendere più incisiva la richiesta del pizzo. Nel timore di una denuncia da parte di Piarantonio, costoro decisero di prenderlo, strangolarlo e colpirlo alla testa.