
Palermo (PA) // 28 dicembre 1896 // 17 anni
Il Natale è trascorso da due giorni. Emanuela, 17 anni, si trova nel magazzino che serve da pasteria e bottola vicino Piazza Ucciardone. Gioca con i suoi fratellini mentre la mamma al bancone pesa la pasta per un cliente. Improvvisamente si sentono due forti detonazioni provenienti dalla strada. Due fucilate violente. Una colpisce Emanuela alla tempia sinistra. Viene soccorsa e portata all'ospedale militare dove arriva già morta. Molto probabilmente si trattò di una ritorsione: i mafiosi, come emerse dal rapporto del questore di Palermo Ermanno Sangiorgi, sospettavano che la madre di Emanuela li avesse denunciati per fabbricazione di banconote false. Dopo l'omicidio della figlia, Giuseppa Di Sarno iniziò a collaborare con la giustizia, uno dei primi esempi di collaborazione.