Roma (RM) // 26 luglio 1992 // 17 anni
Rita Atria nacque in una famiglia mafiosa. A undici anni le fu ucciso dalla mafia il padre Vito, mafioso della famiglia di Partanna. Alla morte del padre, Rita si legò ancora di più al fratello Nicola e alla cognata Piera Aiello. Nel giugno 1991, Nicola Atria venne ucciso dalla mafia e sua moglie Piera Aiello decise di collaborare con la giustizia. Rita Atria, a soli 17 anni, nel novembre 1991, decise di seguire le orme della cognata, cercando nella magistratura, giustizia per quegli omicidi. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni fu Paolo Borsellino, al quale ella si legò come a un padre. Le deposizioni di Rita e di Piera, unitamente ad altre deposizioni, hanno permesso di arrestare diversi mafiosi e di avviare un'indagine sul politico Vincenzino Culicchia, per trent'anni sindaco di Partanna. Una settimana dopo la strage di via d'Amelio in cui morì il suo amico Paolo Borsellino, si suicidò a Roma dove viveva in segretezza, lanciandosi dal settimo piano di un palazzo di via Amelia.