Reggio Calabria (RC) // 18 aprile 2011 // 37 anni
Tita Buccafusca, 37 anni, morì il 18 aprile del 2011 all'ospedale di Polistena, dove era stata ricoverata due giorni prima dopo aver ingerito dell'acido muriatico. Madre di un bambino di 16 mesi, era la moglie di uno dei più potenti capimafia della 'ndrangheta calabrese, Pantalone Mancuso detto "Luni Scarpuni". L'arresto del marito e una serie di tremendi lutti familiari la fecero cadere in uno stato di profonda depressione dal quale sembrò uscire con la nascita di suo figlio. Ma la presenza asfissiante della malavita, alla vigilia di una tremenda stagione di omicidi che sconvolse il Vibonese, le toglieva il respiro. La donna si decise così a collaborare con la giustizia e a chiedere protezione. Ma Tita non firmò mai il verbale con le sue dichiarazioni, preda di un estenuante conflitto interiore. I Carabinieri, ai quali si era rivolta, furono dunque costretti a restituirla ai suoi familiari che la riportarono a casa. Il 16 aprile del 2011 la donna ingerì una quantità letale di acido muriatico che non le lasciò scampo, morì dopo due giorni nell'ospedale di Reggio Calabria, dove era stata trasferita.