Quarto (NA) // 10 ottobre 2006 //
Imprenditore edile della provincia di Napoli, Enrico Amelio era andato a trovare lo zio, quando fu avvicinato dal killer assoldato dai Polverino nei pressi della scuola media Gobetti di Quarto (NA). Fu colpito da tre proiettili alla gamba destra e un altro alla gamba sinistra che si rivelò fatale poiché recise l'arteria femorale.
Nel corso del processo dinanzi alla Corte d'Assise di Napoli, il collaboratore di giustizia Roberto Perrone ricostruì definitivamente la vicenda. L'imprenditore pagò con la vita perché lo zio, Leonardo Carandente Tartaglia, avrebbe voluto investire su alcuni terreni, situati nel comune di Quarto, oggetto degli interessi della fazione criminale capeggiata dal "Barone". Quella che doveva essere una "lezione" con la gambizzazione di Amelio, si trasformò tragicamente in un omicidio.
Nel 2017, a distanza di undici anni dall'omicidio, infatti, è potuto iniziare il processo a carico di sei indagati, compreso Gaetano D'Ausilio, un pentito ex affiliato del clan Polverino, condannato anche lui (12 anni) e reo confesso di essere stato specchiettista del gruppo di fuoco.